Il 7 agosto si festeggia San Donato a Bernalda, già patrono di Camarda fino ai primi del 1500. La devozione verso il Santo a Bernalda è rimasta molto viva, ne sono la prova i tantissimi nomi Donato/a tra le generazioni passate, oggi diremmo tra i "boomer". La chiesa di San Donato è allocata in posizione strategica, chiude il nostro splendido corso e per anni è stata la sede del ricovero del Carro Trinfale di San Bernardino. La chiesa oggi è sempre aperta alla adorazione dei fedeli ed è un luogo di culto a cui sono molto legati i bernaldesi. Al fianco della chiesa si può osservare l’antica Croce del convento dei Francescani Conventuali, che i monaci posero accanto alla porta feudale di Bernalda e che successivamente è stata per diverse volte spostata con l’avanzamento dell’insediamento urbano.
Nel linguaggio locale la croce indica una tappa virtuale del paese, una sorta di fine corsa delle passeggiate (struscio), dove ancora oggi, dopo una cena piuttosto pesante, per digerire si dice "facciamo tre giri attorno alla croce", un modo di dire ,prima di andare a letto con la pancia troppo piena, facciamo un lunga passeggiata.
Il culto di San Donato ,vescovo di Arezzo morto decapitato nel 362 d.c., in Italia è particolare , in esso si accumulano aspetti rituali,devozionali e rituali che risulta difficile interpretare nel loro intricato manifestarsi. Basti pensare al cosiddetto "mal di San Donato" , una serie di morbi (riguardanti il mal di testa, le convulsioni infantili, lo stupore ,il delirio e la stupidità) che la medicina antica circondò di misteri e di significa soprannaturali.
Concentriamoci su Bernalda, la festa di San Donato è legata all'anguria (mellone d'acqua), visto il periodo in cui questo succulento frutto matura,ma non solo.
Quello che invece si è perso è il rito del regalo alla fidanzata.
Tradizione vuole che dopo il "fidanzamento ufficiale" , ossia la promessa di matrimonio, il "connubio" tra le famiglie, con scambi di anelli di fidanzamento ed una festa anche importante, la fidanzata fosse oggetto di un numero importante di regali durante l'anno in occasione di determinate festività .
Oltre a Natale,Epifania, Pasqua e Carnevale, una data importante ,nel cuore della estate, per ricevere regalie era la festa di San Donato.
La famiglia del promesso sposo doveva portare a casa della fidanzata la migliore anguria presente sui campi, ero bambino e ricordo angurie del peso anche di oltre 30Kg che venivano addobbate per la fidanzata. Dimensioni oggi difficile da trovare nel nostri supermercati, visto che sarebbero poco commerciabili, siamo nell'era della anguria,affettata e prezzata a dimensione frigorifero. Fino a qualche anno fa questi dimensioni non erano un problema, spesso venivano rinfrescate con immersioni in acqua fresca e corrente od anche nel bagnasciuga a Metaponto lido. L'anguria gigante non era un problema, era la pretesto per far festa con tutti i familiari e/o con tutto il quartiere, dove all'aperto si invitava tutto il vicinato alla festa dell'anguria.Non era difficile fare feste, visto che prima dell'era dei climatizzatori, le nostre strade era occupate da "ruote" di sedie di persone che facevano "salotto" fino a tarda oraper sfuggire all'afa delle infuocate camere.
Alla fidanzata bastava l'anguria? No.
Insieme all'anguria, di solito anche addobbata con un elegante fiocco, la futura suocera donava Oro.
Il rito dei doni alla promessa sposa nelle feste comandate (tra cui San Donato) era consolidato, quasi maniacale, irrazionale per certi aspetti, uno status simbol dal punto di vista sociale a cui in pochi volevano o potevano sottrarsi, per non incorrere in dicerie della famiglia della sposa e del vicinato.
In oreficera ci andavano tutti, chi poteva e chi non poteva, ci si indebitava (fare credenza) con il gioielliere, cedendogli in pegno di solito anche dei piccoli appezzamenti di terreni ed altre proprietà. Il detto "a mala nuttata e a figghja femmina" era sintomatico di uno stile di vita che proveniva da molto lontano. La figlia femmina non lavorava nei campi e bisognava maritarla, e ai costi doveva contribuire tutta la famiglia, fratelli maschi compresi, che spesso non si potevano sposare , se prima non si "sistemava" la sorella. Ai costi per maritarla, oltre alla dote, dobbiamo aggiungere tutte le regalie in oro del periodo di fidanzamento,...quelle di San Donato comprese.
Quanto riportato è il risultato di memorie orali raccontatemi dalle generazioni che mi hanno preceduto e da ricordi personali della mia infanzia, vissuta nelle strade dell'allora popoloso quartiere della mia infanzia, la Carrera.
Ovviamente se ci sono altre memorie, inesattezze, sono disponibile a integrare e rivedere l'articolo.
In merito SAGRA DELL'ANGURIA degli ultimi anni, da quanto esposto appare ovvio che le origini sono da ricarcare nelle tradizioni di cui sopra.
https://www.youtube.com/watch?v=iR7sifAsCHc
Geremia Ninno