La Festa dell'albero 2018
La Festa dell'albero !!! Chi non la ricorda? In tanti almeno una volta durante la permanenza nei banchi di scuola hanno vissuto momenti del genere , un tocco di verde e di bello nei giardini pubblici, nei cortili delle scuole, negli angoli degradati delle nostre città. Questa festa che ha una sua storia ed anche importante. Fu istituita ufficialmente in Italia nel 1951,con lo scopo di accendere ufficialmente i riflettori sull’ambiente e sulla promozione della coscienza ecologica, soprattutto verso le nuove generazioni. La festa viene da lontano, da molto lontano,addirittura qualche millennio, era una festa già nell'antica Grecia, alberi e boschi avevano una grande importanza per i Greci e già allora erano diffuse la pratica dell’albericoltura e dell’impianto di boschi.
Nell’antica Roma gli alberi erano rispettati anche per motivi religiosi e i boschi erano consacrati alle divinità. Una delle più grandi feste in epoca romana era la “Festa Lucaria” , dedicata a una divinità innominata (Lucaria) , la signora dei boschi, festa che cadeva il 19 luglio e esistono numerosi documenti del passato che testimoniano quanto diffuso fosse l’impianto di nuove piantine in occasione di feste, ricorrenze ed avvenimenti.
Il primo Arbor day fu nel 1872 negli USA e gli americani da allora hanno pensato di dedicare un giorno all’anno alla piantagione di alberi per creare una coscienza ecologica nella popolazione e per accrescere anche il patrimonio forestale del paese. La festa arriva anche in Europa ed in Italia nel 1898 si celebra la prima “Festa dell’albero” con lo scopo di infondere nei giovani il rispetto e l’amore per la natura e per la difesa degli alberi
Un terribile predatore sta distruggendo l'habitat delle foci dei nostri fiumi:il Granchio Blu
Una specie di granchio alloctona, detto comunemente Granchio blu o Granchio Reale, di dimensioni notevoli, fino a 10x20 cm per 500 grammi di peso, sta colonizzando le foci dei 5 fiumi lucani, ma sono particolarmente interessati, in virtù della loro portata e bacino idrografico, i due principali fiumi ,il Bradano e il Basento.Il Granchio blu, è il Callinectes sapidus ,un granchio di origine atlantico/americana, molto adattabile, mobile e resistente al trasporto in acque di zavorra.
. Osservato a partire dal 1949 nell’alto Adriatico, si è progressivamente diffuso ed acclimatato in tutto il mediterraneo ed è stato segnalato per la prima volta nel mare Jonio (foce del fiume Agri) nel 2008 .Abita estuari, specchi d’acqua retrodunali e acque costiere, è caratterizzato da alta fecondità ed un'atteggiamento aggressivo e non sono noti predatori naturali nelle nostre acque. Estremamente vorace e con grande flessibilità alimentare raggiunge dimensioni corporee rilevanti (fino a 0,5 kg) ed ha un impatto negativo sugli ecosistemi ospiti , potendo agire ad ogni livello trofico; C. sapidus è, infatti, virtualmente in grado di predare e/o aggredire e/o disturbare qualsiasi animale acquatico (pesci, anfibi, molluschi, crostacei, insetti e giovanili di rettili e di uccelli), di nutrirsi di piante vive (superiori ed inferiori)e di materiale in decomposizione. C.sapidus rappresenta, quindi, un pericoloso driver di perdita di biodiversità autoctona per predazione diretta, per disturbo, per competizione (in particolare con altri granchi), per alterazione/eliminazione di habitat di origine biologica vivi (associazioni vegetazionali acquatiche e igrofile) o morti (necromasse vegetali).
Brontino da Metaponto !!! Chi era costui?
Brontino da Metaponto !!! Chi era costui? Questo nome lo troviamo negli scritti di Diogene, Giamblico, Clemente, Siriano, Suidas , Alessandro Afr. e più di recente nel libro "Il messaggio di Pitagora" di V. Capparelli e nel paragrafo "Brontino Pitagorico" dello spagnolo Gulliermo Garcia M.
Brontino avrebbe composto poemi mistici sotto il nome di Orfeo, Epigene gli attribuisce due poemi orfici Ta Physika e Sulla Natura. Come il suo maestro Pitagora non disgiungeva mai lo studio della natura dai problemi e dalle dottrine religiose morali. La figura di Brontino è avvolta nel mistero, come tutti i personaggio a lui coevi, sarebbe colui che abbia sposato la figlia di Pitagora oppure addirittura Teano, la moglie di Pitagora una volta rimasta vedova a Metaponto (Diogene) e con lui abbiano continuato a dirigere la sua scuola. Al filosofo viene attribuita la scoperta di una "polvere filosofica", probabilmente un medicamento ,infatti Brontino era conosciuto anche come medico. Vi sono delle apparenti contraddizioni tra alcune citazioni di studiosi classici, tali incertezze pare siano dovute anche a omonimie. Un'altra ipotesi è che ci fossero anche due Teano una moglie di Pitagora e l'altra di Brontino. Giamblico le menziona entrambe. Diogene Laerzio riferisce che Teanò fosse la sposa di Pitagora e figlia di Brontino.citato come un aristocratico seguace dell’Orfismo
Diritto all'acqua
Problema immigrati a Metaponto, la nostra associazione non ha soluzioni da proporre, ma vorremmo solo sollevare un problema grave, quello dell'accesso all'acqua o meglio garantire il diritto umano all'acqua.
Dopo la demolizione della baracche ex Cidonio-Montubi e quelle sotto il ponte del cavalcavia sulla ferrovia, gli immigrati hanno trovato dimora presso i fabbricati abbandonati della ex Felandina. Il pericoloso flusso a piedi e/o in bici sulla Basentana si è solo pericolosamente allungato. Questi poveracci fanno la spola dalla Felandina al fontanile pubblico più vicino, quello di Metaponto Borgo, ogni giorno, con taniche, bottiglie e contenitori vari, per l'acqua , da bere , cucinare e lavarsi, con l'arrivo delle alte temperature la situazione diventerà una vera e propria emergenza sanitaria. Premetto che la nostra associazione non ha soluzione immediate da proporre, ma si vuole solo sollevare la questione all'opinione pubblica e alle Istituzioni.
Questi immigrati sono fondamentali per il nostro sistema agricolo, lavorano sodo nelle nostre campagne e consentono ad un sistema fragilissimo di rimanere in piedi, raccolgono carciofi sotto il freddo invernale e angurie, frutta e pomodori nella stagione estiva.
Nelle more di tutte le norme,vista l'eccezionalità della situazione,possibile che in una area già infrastrutturata come la Felandina non ci sia un allaccio idrico per installare un fontanile e portare l'acqua a questi poveretti almeno nella stagione estiva? L'acqua e l'accesso ai servizi igienico-sanitari è un diritto umano fondamentale sancito alla 'assemblea delle Nazioni Unite del 28 luglio 2010
Porta Maggiore
Il mondo delle associazioni di Bernalda è in continuo fermento in questi ultimi anni, i social riteniamo abbiano fatto la loro importante parte in merito(soprattutto C'è una volta a Bernalda) , come Cea B&M, siamo particolarmente soddisfatti di queste manifestazioni rievocative, i materiale storico in nostro possesso, ( adesso sta diventando piuttosto sostanzioso) è sempre a disposizione di tutti. La nostra mission è sempre la stessa, ricerca ,trasmissione della conoscenza alle popolazioni locali, si rispetta ciò che si conosce, il nostro impegno è verso la divulgazione delle conoscenza.
In questi giorni l'associazione Borgo Camarda ha organizzato una iniziativa encomiabile, denominata 1^ Edizione de “LA PORTA MEDIEVALE” Bernalda (Mt), 10 Giugno 2018 Centro Storico - ore 10,30 in cui è stato posizionato un plastico della antica porta Maggiore di accesso al centro storico.
La porta Maggiore di Bernalda era la porta principale di accesso al Centro storico di Bernalda (ex Camarda), visibile agli "inquilini" del Castello di Bernalda, dalla finestra del Castello di Bernalda che si affaccia su Corso Italia. Di questa Porta Maggiore abbiamo solo disegni, datati dal 1700 in poi , ma anche un documento eccezionale datato 1891, trovato dall'arch. Franca Digiorgio che certifica la data delle demolizione della posta.La Porta Maggiore era sovrastata da una locale o meglio da una torre, locale che era stato utilizzato come carcere comunale insieme al locale sotto la torre dell'orologio. Probabilmente nel 1891 fu demolita tutta la cinta muraria ed il materiale fu utilizzato per la costruzione delle prime case fuori le mura. Purtroppo con la distruzione della porta è andata perduta anche la scritta presente sulla porta,
"Amico passegger, fin qui arrivaste
bionda Camarda greca e festeggiante
trovi, se il passo affretti e vai più innante
le mura di mia Madre infrante e guaste"
Questa quartina racchiude, a leggerla bene, la sintesi della storia di Bernalda. Ma chi è il soggetto che parla all’<<amico passegger>>? è Camarda, anzi, la <<bionda Camarda>>, a testimonianza della sua discendenza greca, figlia di METAPONTO (<<mia Madre>>) con le sue mura <<infrante e guaste>>. L’arco della Porta Maggiore fu, purtroppo, abbattuto intorno al 1866 per agevolare il traffico in entrata su Corso Italia (allora denominato ancora
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